RASSEGNA STAMPA

LIBERAZIONE - Sentenza cilena: «torturare è giusto»

Genova, 14 novembre 2008

Tutti assolti per la "mattanza" della polizia (2001) nella scuola Diaz di Genova
Sentenza cilena: «torturare è giusto»
Sangue sulle pareti della scuola Diaz Fotogramma

Piero Sansonetti

Probabilmente è la sentenza peggiore, la più sfacciata, la più arrogantemente ingiusta, che mai sia stata pronunciata da un tribunale italiano della Repubblica. Non si era mai vista una cosa del genere. I vertici della polizia tutti assolti. Gli autori e gli architetti di una pagina tra le più brutte, infami, della storia della polizia italiana, da quando è caduto il fascismo, tutti dichiarati bravi ragazzi. C'è stata solo una condanna, quella contro Vincenzo Canterini che è stato condannato a 4 anni e 3 mesi perché contro la sua partecipazione diretta al pestaggio dei ragazzi della Diaz erano state raccolte troppe prove. Gli altri responsabili di quell'orrore che recentemente è stato definito da un dirigente della polizia come «macelleria messicana», sosno stati dichiarati non colpevoli. Assolto Giovanni Luperi, che all'epoca era il vicedirettore dell'Ucigos (e oggi è un alto dirigente dei servizi segreti), assolto Francesco Gratteri, all'epoca direttore dello Sco, oggi capo dell'Anticrimine (ma può fare il capo dell'anticrimine un signore che ha organizzato spedizioni punitive contro dei ragazzi? Mah...).
Che senso ha questa sentenza? I giudici potevano prendere le decisioni più diverse, graduare le pene, motivarle nei modi che a loro più piaceva. Ma come si fa ad assolvere? Non c'è il minimo dubbio sul fatto che il reato sia avvenuto.
E cioè sul fatto che un numero grandissimo di poliziotti (armati e mascherati, come si dice nei mattinali della questura) avevano illegalmente preso d’assalto una scuola pubblica nella quale dormivano alcune decine di ragazzi, in occasione delle contestazioni alla riunione del G8 di Genova (21 luglio 2001) e dopo averla circondata, e poi conquistata, avevano per almeno mezz’ora, con inaudita ferocia, con sadismo, bastonato a sangue tutti gli occupanti, ferendoli in modo molto grave, spaccando braccia, gambe, nasi, volti, zigomi e rischiando di ucciderne qualcuno.
Non c’è dubbio neanche sugli autori di questo reato gravissimo: i capi della polizia. Perché quei poliziotti mascalzoni e delinquenti che hanno pestato i ragazzi della Diaz non erano andati lì per loro iniziativa, ma perché mandati dai loro capi. Non c’era nessuna difficoltà ad individuare queste persone. Non c’era nessuna ragione per assoverle. E’ una chiarissima indecenza e una enorme ingiustizia E’ stato un modo per dire: in questo paese la polizia può fare quello che le pare. Se vuole picchiarti ti picchia, se vuole bastonarti ti bastona, se vuole torturarti ti tortura. E non ha l’obbligo di rispondere a nessuno.
E’ una vergogna, per il nostro paese, che sarà difficile cancellare.